La vita
Ad ogni pagina
trovo
l'impronta dell'indice
bagnato di saliva.
E' la prima poesia che ho scritto.
Avevo 16 anni e un giorno consegnai durante un compito in classe questa poesia come svolgimento di un tema libero proposto dall'insegnante di Lettere.
Ella accettò quella palese provocazione invitandomi a commentare la mia poesia.
Io caddi nella sua trappola e mi accorsi dopo avere scritto tre facciate di foglio protocollo che avevo scritto ben più del tema richiesto dal''insegnante.
Avevo parlato della nostra predestinazione dovuta all'essere cresciuti in questa società, in questa cultura, avevo approfondito illustrando la difficoltà di essere veramente liberi dopo che ci era stata impartita una determinata educazione, avevo commentato riferendomi al destino per chi non crede o a Dio per chi crede, che già conoscono la nostra destinazione finale, in sostanza ritrovavo sempre e comunque l'impronta di un indice alla base di ogni pagina .della mia vita come se qualcuno avesse già letto o addirittura determinato quella pagina, quel giorno, quell'esperienza, quell'anno.
Mi resi conto al termine di quell'episodio della potenza della Poesia che mi aveva dato l'opportunità di esprimere in quattro versi tanti argomenti e le loro molteplici interpretazioni e capii gli infiniti spazi che Ella concedeva alla creatività, alla riflessione, all'impressione e alla capacità delle semplici immagini di evocare concetti complessi.
Non cercavo nulla di più.